La possibilità...

Come detto, il carcere è l'
estrema ratio, in quanto spesso l'ulteriore percorso del procedimento penale può causare effetti pregiudizievoli per le esigenze educative del minore, nonchè per lo sviluppo armonico della sua personalità, invero può minarne l’immagine sociale (
Etichettamento).
Operativamente, l'obiettivo è quello di
favorire una rapida uscita del minore dal circuito penale non
interrompendo i processi educativi in atto attraverso alcune misure (tratto da www.gistizia.it).

Io vi parlerò di una sola misura a titolo esmplificativo, ovvero quella prevista dall'Art.28 del DPR 448/88 e denominata
SOSPENSIONE DEL PROCESSO E MESSA ALLA PROVA, che prevede la sospensione del processo a carico del minore e la sua "messa alla prova" al fine di favorire la sua responsabilizzazione e permettere di offrire lui una risposta educativa individualuzzata, la quale viene elaborata dai servizi minorili, dall'aministrazione della giustizia, in collaborazione con servizi socio-assistenziali degli enti locali e viene accordata anche con il minore interessato. Questa misura viene riservata solo ai minori nei quali vengono riscontrate da parte dei giudici, potenzialità positive che, adeguatamente stimolate e sostenute, possono ampliarsi e svilupparsi. La prova può avere una durata che varia da 1 a 3 anni, durante questo periodo al minore vengono affidati degli impegni come il volntariato, la stesura di una lettera di scuse...
Al termine, se la prova ha esito positivo, viene dichiarata l'estinzione del reato, che non verrà indicato nel casellario giudiziario, diversamente se avrà esito negativo, il processo verrà ripreso da dove era stato precedentemente sospeso.
Nei prossimi post vi parlerò delle figure professionali che ho incontrato e che popolano un qualsiasi Istituto Penitenziario Minorile (IPM)...e preparatevi....perchè sono parecchie!
Ricordate, ogni vostra curiosità sarà anche la mia!
a presto, Paola
Ho avuto l'opportunità di lavorare in una comunità dove una ragazza era in messa alla prova..inizialmente non credevo molto in questa riabilitazione proposta perché pensavo che il minore l'avrebbe vissuta come una vittoria ulteriore nei confronti della legge!! Invece ho potuto sperimentare che davvero è un'ottima occasione di crescita per il minore. Ha la possibilità non solo di riflettere e pensare a ciò che ha fatto e ciò che ha rischiato di subire, ma può confrontarsi con persone competenti, che lo possono aiutare a interiorizzare il gesto compiuto affinché possa superarlo al meglio. Trovo i tuoi post davvero interessati perché aprono una finestra ad un mondo purtroppo ancora troppo poco conosciuto! Compimenti!
RispondiEliminati ringrazio per il tuo commento Serena.
RispondiEliminahai visto concretizzarsi questa misura alternativa in una minore. non è poca cosa, perchè hai avuto la possibilità di sperimentare la potenza della relazione educativa, professionalmente connotata.
...tra le righe leggo che nell'esperienza hai avuto modo di smentire una tua opinione...è una presa di consapevolezza interessante. complimenti!